Matelica, cosa vedere e cosa fare nelle Marche #matelica
Matelica, cosa vedere e cosa fare nelle Marche 🇮🇹 Versione Italiana
Matelica è una suggestiva cittadina delle Marche situata nell'Alta Valle dell'Esino, circondata dalle catene montuose del Monte San Vicino e dell'Appennino Umbro-Marchigiano.
Il suo centro storico si snoda lungo l'asse principale del Corso, contornato da oltre 50 vicoli e 10 piazzette, offrendo un affascinante scorcio del suo ricco patrimonio.
Matelica è rinomata per la produzione del pregiato vino Verdicchio DOC e DOCG, perfetto abbinamento per piatti a base di pesce, carni bianche e formaggi stagionati.
La città vanta anche il titolo di Città del Miele, grazie alla sua eccellente produzione di mieli locali.
Le 5 cose da vedere a Matelica sono.
1 Il centro storico.
Fai una passeggiata nel centro storico di Matelica, caratterizzato dal suo Corso, oltre 50 Vicoli e 10 Piazzette, offrendo uno sguardo alla ricca eredità della città.
2 Il Verdicchio e Miele.
Esplora l'eccellenza enogastronomica di Matelica, in particolare i rinomati vini Verdicchio DOC e DOCG, perfetti da abbinare a frutti di mare, carni bianche e formaggi stagionati.
3 Il Globo di Matelica.
Ammira il Globo di Matelica, una sfera di marmo unica scoperta nel 1985, che funge da modello di orologio distintivo e testimonianza dell'eredità artistica della città.
4 La Chiesa di San Francesco.
Esplora la Chiesa di San Francesco, una chiesa con una storia intrigante e caratteristiche architettoniche, anche se attualmente non aperta alle visite interne.
5 La Cucina Locale.
Gusta i sapori di Matelica assaporando le prelibatezze locali e i piatti che si abbinano ai vini Verdicchio della regione, creando un'esperienza sensoriale completa.
🔻𝗩𝗶𝗱𝗲𝗼 𝗧𝗶𝗺𝗲𝗹𝗶𝗻𝗲 𝗟𝗶𝗻𝗸𝘀🔻
Globo di Matelica 01:30
Chiesa di San Francesco 01:46
Cucina Locale 02:00
Link in descrizione 02:15
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#matelica
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Matelica 🅰︎ :
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Video Creato il 17/05/2024 09:09:19
Video aggiornato il 22/05/2024 12:31:32
00:00 Matelica breve storia
01:01 Centro Storico
01:16 Verdicchio & Miele
01:30 Globo di Matelica
01:46 Chiesa di San Francesco
02:00 Cucina Locale
02:15 Link in descrizione
MATELICA ( MC ) - MARCHE - ITALY
L’origine del nome Matelica è oscura e si perde nelle nebbie del tempo; in tutto il mondo non esiste nessun altro luogo o città con questo nome e rarissimi sono i nomi che terminano con la stessa desinenza. Il nome potrebbe essere di origine celtica e significare paese dei prati, dal celtico matten, prato. Ancora più azzardata è una supposta origine greca, essendo i greci stabilitisi nella vicina Ancona; dal greco matesis, studio, oppure, con più cognizione metelis, luogo di delizie.
Matelica cosa vedere in un pomeriggio
Matelica è una città tutta da scoprire.
Anche se è stata danneggiata parecchio dal sisma degli anni in precedenza, ha comunque il suo fascino, tanta storia da raccontare e molte cose da vedere.
Oltretutto è conosciuta anche come Città del Miele e Città del Vino (il suo verdicchio è DOC).
Voglio ringraziare i ragazzi della Pro Loco di Matelica per avermi concesso le riprese e le visite al Teatro e ai resti romani e per avermi dato la patente da matto eh si guarda il video per capire di cosa si tratta.
Pro Loco Matelica:
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Casa Lucciola, Matelica - Le caratteristiche di Matelica
Luca Cruciani, patron di Casa Lucciola ci mostra il suo vigneto e alcune tecniche di vigna per produrre il Verdicchio di Matelica che per morfologia del territorio si differenzia dal Verdicchio dei Castelli di Jesi.
Luca Cruciani, patron of Casa Lucciola shows us his vineyard and some vineyard techniques to produce Verdicchio di Matelica which differs from Verdicchio dei Castelli di Jesi due to the morphology of the territory.
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Top 10 cosa vedere nelle Marche - posti meno conosciuti
Cosa vedere nelle Marche? Cosa fare in cosa vedere nelle Marchehe? Scopri la Top 10 cosa vedere in vedere nelle Marchehehe secondo la classifica stilata dal canale Come si Viaggia.
Mappa:
In questo articolo vi porteremo in un viaggio alla scoperta dei posti più belli delle Marche e vi consiglieremo cosa fare e cosa non fare per poter creare il vostro itinerario nel migliore dei modi. Il nostro obiettivo è quello di semplificare la scelta dei luoghi più belli da vedere nelle Marche senza dover cercare in tanti siti diversi.
Video sull'Italia:
Video sull'Europa:
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L'organizzazione di un viaggio spesso richiede molto tempo e molta ricerca ed è importante al fine di riuscire a vedere più luoghi possibili ed ottimizzare il tempo a disposizione del viaggiatore. Non è sempre facile cercare informazioni e riuscire a radunarle tutte: lo scopo di Come si viaggia è proprio quello di aiutarti ad ottenere più dati possibili, tutti in un unico sito o video che sia.
Il nostro Pianeta è un luogo meraviglioso e di infinita bellezza: dalla vastità della natura, con oceani inesplorati e montagne selvagge, alla maestosità dell’ingegno dell’uomo, con tutto quello che è riuscito a creare. In questo appuntamento il video di Come si viaggia parlerà di cosa visitare nelle Marche.
L’articolo e il video vengono proposti all'utente sotto forma di una classifica. La Top 10 cosa vedere nelle Marche è soggettiva: per rendere l’articolo più accurato e più oggettivo possibile invitiamo il pubblico a commentare questo post tramite l’apposito spazio presente in fondo alla pagina con una propria classifica sull'argomento del video.
Di seguito elenchiamo la classifica di Come si viaggia:
1.
Le città sotterranee di Camerano e Osimo
2.
Gola del Furlo
3.
Castello di Gradara
4.
Parco naturale di San Bartolo
5.
Tempio di Valadier
6.
Monastero di Fonte Avellana
7.
Recanati
8.
Lago di Fiastra
9.
Fabriano
10.
Arco Naturale di Fondarca
Ricordati di commentare il video con la tua classifica!
Tutte le foto sono state prese dal web (ovvero da siti internet quali flickr, pixabay
Le capre e i vini a Matelica
Photos from visit to Matelica, Italy. Goat herder on mountain road. Wineries Bisci and Monacesca.
Marche: una gita a Matelica
Matelica è un borgo marchigiano piccolino, visitabile in poco tempo. Con questo breve video vi racconto la mia visita.
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MUSICA: Reason to Be (
Top 14 Things To Do In Ancona, Italy
⛰ Genoa Complete Guide 👉 -
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Here are top 14 things to do in Ancona, Italy
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1. Ancona Harbour - Nataliya Nazarova / shutterstock
2. Roman Amphitheatre -
3. Piazza del Plebiscito -
4. Visit Portonovo Bay - Buffy1982 / shutterstock
5. National Archaeological Museum -
6. Museo Diocesano -
7. Cattedrale di San Ciriaco - photobeginner / shutterstock
8. Mole Vanvitelliana -
9. Spiaggia del Passetto -
10. Arco di Traiano - Georgios Tsichlis / shutterstock
11. Monumento ai Caduti -
12. Parco del Cardeto -
13. Parco Publico Cittadella -
14. Enjoy a meal at the La DegOsteria restaurant -
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Maltempo, ancora allagamenti a Matelica
Nuova bomba d'acqua a Matelica nel pomeriggio del 10 ottobre.
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Matelica,San Severino Marche,Tolentino, Ascoli Piceno
Giro per Matelica, san Severino Marche, Tolentino ed Ascoli Piceno
Braccano, il borgo dei murales nelle Marche
#destinazioneMarche #Braccano
Braccano, piccola frazione di Matelica, nelle Marche, è un borgo ricco di murales. Dal 2001 ad oggi si contano 79 murales di ogni tipo e stile. La particolarità di questo borgo dipinto è quella di non seguire una linea comune per i propri murales ma di lasciare libera fantasia agli artisti. Si passa, quindi, da un soggetto femminile a quello di un bambino, dal personaggio famoso ad uno a tema musicale e così per tutte le vie del paese.
Per informazioni e cenni storici sul borgo:
In aggiunta ai murales, da questa frazione partono un paio di sentieri naturalistici da non perdere ricchi di flora e fauna locale rendendolo una destinazione da non perdere
#Matelica #murales #travel
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Italia, Marche / Elcito, Canfaito, Pian Dell’Elmo, Monte San Vicino, San Severino, Matelica
Elcito, Canfaito, Pian Dell’Elmo, Monte San Vicino, San Severino, Matelica
15 Best Places to Visit in Uganda | Travel Video | Travel Guide | SKY Travel
15 Best Places to Visit in Uganda | Travel Video | Travel Guide | SKY Travel
#travelvideo #skytravel #travelsolo #travelguide #travel #uganda @Sky.Travel
#4-Elcito in 4K #mavicair #dji #macerata
Il quarto episodio è ambientato a Elcito, un affascinante borgo semi-abbandonato delle colline Maceratesi, a 10 minuti da Canfaito.
Merita di essere visto, buona visione ragazzi
#kawasakiz800 #drone#marche
Country House La Casa dei Fiori - Matelica
Country House La Casa dei Fiori - Matelica (MC)
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Braccano: il paese dei murales (e dei gatti)
Braccano: il paese dei murales (e dei gatti)
Il paese sorge nel territorio appenninico della Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito, circondato da una rigogliosa vegetazione incontaminata e due splendide forre: la Gola di Jana e la Bocca de Pecu. Braccano è la più grande frazione del comune di Matelica, nella provincia di Macerata.
Braccano (anticamente denominata Villa Blacani) è salita alla ribalta per i suoi murales. Posta a 454 metri s.l.m., in un ambiente di straordinaria bellezza, è bagnata dall'omonimo torrente che scende dall'Abbazia di Roti, ha origini medievali ed è molto caratteristica per la sua connotazione urbanistica, alquanto integra.
E' un delizioso borgo che si trova sulla via che conduce da Matelica al Monte San Vicino, che con il suo profilo svetta e si distingue inconfondibilmente, da parecchi chilometri. E' uno strategico punto di partenza per escursioni naturalistiche incantevoli, verso la Riserva Regionale del Monte San Vicino e del Canfaito.
Tra una casa e l'altra è possibile passeggiare tranquillamente alla ricerca dei disegni murali. I murales sono stati realizzati nell'arco di diversi anni, a cura di studenti delle Accademie di Brera, Macerata, Urbino e artisti affermati. Dal mese di maggio 2016 Braccano si è arricchita di nuovi 27 murales aumentando così il numero delle opere esistenti. Scopo dei murales è l'abbellimento del borgo, sono molto colorati, diversi per forma, dimensione, soggetto e con differenti tecniche pittoriche. Dal 2001 fa parte dell'Associazione Italiana Paesi dipinti, nata a Roma nel 1944, che raggruppa tutte le località italiane in cui le opere di arte muraria sono divenute una loro caratteristica peculiare. Braccano di Matelica è una vera e propria galleria artistica a cielo aperto completamente gratuita e che consente al visitatore di immergersi in un ambiente assolutamente suggestivo e pittoresco. La caratteristica dei murales di Braccano, a differenza di altri paesi dipinti, sta nel fatto che non esiste un tema definito. Gli artisti hanno potuto esprimersi liberamente secondo la propria ispirazione, data dal luogo, una storia, un avvenimento o semplicemente una passione del proprietario dell'abitazione. Dando così vita a un borgo fantastico, allegro e colorato. Da rilevare che, a seconda dell'ora del giorno in cui li si osserva, le opere murarie cambiano l'intensità dei colori, offrendo all'osservatore nuove sfumature da cogliere.
Braccano non è solo murales, al centro del borgo si trova la Chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Grazie, costruita nel 1684 e ristrutturata nelle forme attuali, intorno al XVIII sec. in stile barocchetto marchigiano. Nell'edificio si trovano inoltre una elegante fonte battesimale, pregevoli opere lignee ed una Madonna con bambino della fine del XIII sec. Restaurata di nuovo nel secondo dopoguerra, all'interno, nel monumento sulla destra, è stato sepolto il parroco Don Enrico Pocognoni, vittima di un eccidio nazista il 24 marzo 1944 che qui ebbe luogo.
Braccano è sede anche del Museo della Resistenza e della Cultura del Territorio Don Enrico Pocognoni dove è conservata la memoria della lotta per la libertà condotta dai numerosi partigiani riuniti nel Gruppo Roti e nel Battaglione Mario sui sentieri del San Vicino.
Link utili:
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Chance, Luck, Errors in Nature, Fate, Destruction As a Finale di Chris Zabriskie è un brano concesso in uso tramite licenza Creative Commons Attribution 4.0.
Fonte:
Artista:
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PREVIEW: Sorgenti Esino
PREVIEW: Sorgenti Esino
Sorgenti fiume Esino (913 m s.l.m.): sentieri sentiero blu, percorso ad anello
Lunghezza: 11 km circa
Durata: 4 ore e 30 minuti circa
Dislivello: 566 metri (min 624, max 913)
Difficoltà: media
SENTIERO
Da Esanatoglia prendere la S.P. per Collamato girare a sx seguendo le indicazioni per l’Itticoltura. Superare il lago e parcheggiare in una delle aree di sosta auto presenti ai bordi della strada.
Si prosegue a piedi sulla strada asfaltata, con il fiume che rimane sulla sinistra, finché non arriviamo ad uno spiazzo nella vegetazione dove è presente una cartina con i sentieri che si possono affrontare.
Si segue il percorso azzurro su sterrata che costeggia l’Esino raggiungendo in breve il bivio, sulla dx, per la soprastante Chiesa di S. Pietro da vedere con una brevissima deviazione dal percorso principale.
Continuare, quindi, su tracciato che diventa man mano più ripido ed impegnativo fino al bivio tra sorgenti e forra. E' preferibile prima salire per la forra molto interessante ma che richiede anche molta attenzione e consigliata solo ad escursionisti esperti da salire fino all’ultima cascata accessibile e poi ritornare al bivio.
Per la sorgente superare il primo breve tratto, il più impegnativo, attrezzato con corda (fare attenzione per rischio di cedimenti della stessa) su alcuni lastroni con pendenza verso il basso e con probabilità di essere scivolosi; poi il sentiero sale ripido, a volte con scalini rocciosi, ma senza particolari difficoltà. Il sentiero risulta sempre ben segnalato per tutta la sua lunghezza.
Finita la parte più ripida si esce dal bosco su di un prato, da traversare con il bosco sulla dx, fino ad una sterrata che si lascia subito (dopo pochi passi) per girare a dx su di un sentiero poco visibile (segni azzurri) che porta alla sorgente dell’Esino.
Continuare a scendere sul sentierino facendo molta attenzione essendo, lo stesso, molto stretto.
Con una brevissima deviazione, sulla destra, arriviamo ad un punto panoramico. Successivamente rientrare su di un tracciato sempre ben visibile ma stretto che richiede, in alcuni punti, molta attenzione a non scivolare perché precipita nella sottostante forra.
Continuando a scendere per il sentiero, qui troveremo la segnaletica del sentiero (strisce blu) impresse sulle rocce sino ad arrivare a fondo valle e ricollegarci con il sentiero fatto all'andata.
ESANATOGLIA
Il comune di Esanatoglia si trova nella vallata situata tra il Monte Gemmo e il Monte Corsegno, nell'entroterra marchigiano, circondato dai comuni di Matelica, di Fiuminata e di Fabriano, a circa 450 m s.l.m. Nel suo territorio nasce il fiume Esino, precisamente dal Monte Cafaggio.
Tra il centro cittadino e le sorgenti del fiume Esino si snoda il Parco delle Vene, importante meta turistica.
Secondo la leggenda, Esus, il Dio celtico della guerra, sarebbe all'origine del nome del fiume Esino, sulle cui rive si suppone abitasse una comunità che in epoca romana veniva chiamata Aesa.
Sono state rinvenute in superficie evidenze di attività umane risalenti al periodo Paleolitico in località Monte Sant'Angelo, al Neolitico in località Piani di Calisti e all'Eneolitico in località Crocifisso-Case Popolari.
L'attuale toponimo, Esanatoglia, nacque nel 1862 dalla combinazione di Aesa e Anatolia, rimpiazzando il nome di Santa Anatolia (martire del III secolo d.C.), con cui era chiamato il castrum medioevale.
Il primo documento noto riguardante Santa Anatolia risale al 1015, a proposito della fondazione del monastero di Sant'Angelo infra hostia da parte del conte Atto e sua moglie Berta. Il monastero divenne presto il più importante insediamento religioso della zona.
La città fu governata dalla famiglia dei Malcavalca fino al 1211, anno in cui subentrarono gli Ottoni di Matelica. Tre anni dopo, e per tre secoli, la potente famiglia da Varano di Camerino governò sulla città.
Sotto i Varano la città di Santa Anatolia mantenne una certa autonomia: la prima collezione di norme statutarie data 1324. La cittadella rimase immune da guerre e saccheggi per molto tempo; solo nel 1443 fu conquistata da Francesco I Sforza, aiutato dai matelicesi: il monastero di Sant'Angelo – con la sua famosa biblioteca – non fu salvato dalla devastazione.
Nel 1502 il castrum divenne parte dello Stato della Chiesa.
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Itinerari nell'alto Esino 6: Esanatoglia e Palazzo
Itinerari tra cultura e natura dell`alta Valle dell`Esino attraverso i borghi, le abbazie e i castelli che costituiscono il ricco patrimonio del territorio.
info:
Video tratto dal doc: Nell'alto Esino tra abbazie e castelli di Giancarlo Castagnari, in allegato al volume Abbazie e Castelli della Comunità Montana dell'Alta Valle dell'Esino Recanati, Tecnostampa, 1990.
edit:dm - Archivi MdM/FMCM
COICIA: most beautiful LAKE and WATERFALL in Liguria ITALY
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Braccano - Gola di Jana (550 m s.l.m.)
Braccano - Gola di Jana (550 m s.l.m.)
Sentieri 168A
Lunghezza: 4,8 km circa
Durata: 2 ore e 10 minuti circa
Dislivello: 106 metri
Punto più alto: 550 m s.l.m.
Punto più basso: 444 m s.l.m.
Difficoltà: bassa
SENTIERO
Si parte dal parcheggio che si trova sulla destra alle porte del paese provenendo da Matelica (percorso di circa 5 chilometri). Da qui si parte attraversando il paese (si possono ammirale gli innumerevoli murales presenti in molte case del paese).
In alternativa si può proseguire dal parcheggio presente all'inizio del sentiero 168A che si raggiunge attraversando il paese seguendo le indicazioni (cartelli in legno) per la gola di Jana, Abbazia di Roti. Si seguono le indicazioni per il sentiero 168A.
Da qui si scende a sinistra e ci si addentra ne bosco. Appena scesi (dopo 20 metri) si incontra un bivio e si prende il sentiero di destra. Si prosegue senza esitazioni, essendo il sentiero ben visibile, e si raggiunge la gola di Jana. Il torrente viene guadato in diversi punti in maniera piò o meno agevole in funzione del carico di acqua del momento. Nell'ultimo tratto del percorso è presente una corda fissata nelle rocce che ci permette di raggiungere l'ingresso della gola. Se il tempo lo permette, presenze di poca acqua, ci si può anche addentrare nella gola per un breve tratto.
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